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la storia di bologna

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Messaggio  damifede Mer Gen 27, 2010 1:30 pm

La città di Bologna conserva le tracce delle civiltà del passato e l'impronta dello splendore medievale. Visitata assiduamente dagli scrittori romantici, celebre per l'arte e la culinaria, è animata da una cultura cosmopolita alimentata dalla presenza dell'Università.

Sotto molte antiche case bolognesi, di struttura medievale si possono ancora trovare le fondazioni della città romana che risale al II secolo a.C. In certe case si trovano tracce di abitazioni che datano all'età del ferro.
Nel VI secolo a.C. Bologna fu una delle più importanti città etrusche della Padania e fu nota come Felsina. Nel IV secolo fu occupata dai galli Boi e nei secoli seguenti arrivarono i romani che mutarono il nome in Bononia.

Sotto i Romani Bologna fu una città fiorente, con ventimila abitanti, imponenti costruzioni ed un vasto teatro. Mantenne il suo prestigio nei secoli imperiali, ma dell'impero seguì il declino ed il suo perimetro si ridusse a poco a poco. Nel V secolo della nostra era, al tempo di San Petronio vescovo, la città iniziò la sua rinascita sino a conoscere, nell'XI secolo, una nuova fase di prosperità.
Bologna raggiunse il suo massimo splendore nel XIII secolo, non solo a causa dell'università ma anche perché le sue milizie cittadine sconfissero nel 1249 l'esercito dell'Imperatore e catturarono Re Enzo, figlio di Federico II di Svevia, trattenendolo prigioniero nella città sino alla morte.
Fu un secolo di riforme sociali: nel 1256 Bologna fu la prima città europea ad abolire la servitù della gleba. In quell'epoca fu ricostruita la cerchia delle mura e Bologna divenne uno dei dieci centri europei più popolosi, con uno sviluppo urbano pari a quello di Parigi.

Dal XIV secolo assistiamo a una serie di guerre sfortunate e di lotte civili, e alla progressiva soggezione della città al potere temporale dei papi. Così Bologna si avvia a perdere la sua piena sovranità. Durante più di due secoli essa fu volta a volta sotto il dominio dei Visconti, signori di Milano, sotto l'influenza del governo della Chiesa Romana, ebbe governi repubblicani, fu governata dalle più importanti famiglie cittadine in lotta tra loro per ottenere la supremazia.

Queste lotte familiari produssero uno sviluppo dell'architettura, della struttura urbanistica, della vita culturale. Ma dal XVI al XVIII secolo Bologna rimase inserita nello Stato della Chiesa, governata da un lato da un Cardinal Legato del Papa e dall'altro dal Senato della città. In questo periodo Bologna ospitò alcuni eventi di importanza storica, come l'incoronazione di Carlo V, l'incontro tra il papa Leone X e il re Francesco I di Francia, lo svolgimento di varie sessioni del Concilio di Trento.

Con l'arrivo di Napoleone, Bologna diventa prima capitale della Repubblica Cispadana e poi il secondo centro, dopo Milano, della repubblica Cisalpina.
La città partecipò attivamente alle lotte del Risorgimento e nel 1859, con l'annessione al Regno del Piemonte, entrò a far parte del nuovo stato italiano. L'importanza economica di Bologna risale al XI secolo, quando diventò uno dei più importanti centri economici europei, non solo a causa dell'università ma anche per lo sviluppo dell'industria tessile (arte della lana). Dotata di un sistema di approvvigionamento di energia idraulica che era tra i più avanzati del mondo, Bologna a partire dal XV secolo si specializzò nel setificio: i mulini da seta "alla bolognese" rappresentarono la più alta espressione della tecnologia europea sino al XVIII secolo.

A partire dal XVII secolo la città divenne famosa anche per l'industria alimentare e la culinaria. Nel XIX secolo divenne centro di servizi per un'area essenzialmente agricola.
Le celebrazioni del 1888 furono anche un tentativo per rilanciare l'economia della città in stretto rapporto con l'università.
Benché gravemente colpita dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, Bologna è oggi un importante e ricco centro industriale e commerciale. I suoi cinquecentomila abitanti vivono intorno al più importante nodo ferroviario e autostradale del paese, dove il centro storico che, dopo Venezia, è il più integro tra quelli di tutte le città d'Italia, è circondato da costruzioni moderne, sedi per fiere e congressi, nuovi quartieri.


Città d'arte
Bologna è una città particolare per l'integrità del suo tessuto urbano entro la cerchia delle mura medievali, che risalgono al XIV secolo. Questo tessuto è ancora intatto e domina, anche dal punto di vista visivo, le singole opere architettoniche. A Firenze e a Roma le opere architettoniche sono più importanti del disegno della città: a Bologna avviene il contrario. Qui anche i più bei palazzi rinascimentali e barocchi sono riassorbiti dalle maglie della planimetria medievale, e si allineano lungo direttrici a stella che partono dal cuore della città (dove stanno le due torri pendenti, Asinelli e Garisenda).

Bologna non ha piazze costruite per dare risalto a facciate imponenti. La continuità delle strade e dei 35 chilometri di portici, caratteristica della città, non consente ai palazzi di isolarsi. Un capolavoro come Palazzo Bevilacqua col suo magnifico prospetto lavorato a punta di diamante, o come i palazzi della nobiltà senatoria (Fantuzzi, Albergati, Montanari), si affacciano all'improvviso sul filo della strada, mentre i portoni si aprono inaspettatamente su interni spettacolari, magnifici cortili, ampi scaloni...

I Bibiena appartengono non a caso a questa città e dopo i loro trionfi bolognesi raggiunsero, come registi acclamati, le corti settecentesche europee.

I secoli d'oro dell'arte bolognese sono il XIV e il XVII. In virtù delle opere realizzate in questi secoli Bologna è rimasta tappa del viaggio rituale che tutti gli artisti e gli scrittori romantici, da Füssli a Goethe e Stendhal, intraprendevano dal nord verso Roma. Il primo exploit figurativo di Bologna è dovuto alla cultura cosmopolita che ha alimentato l'università.

I monumenti religiosi del gotico, le chiese e i conventi di San Francesco e San Domenico con le tombe dei Glossatori, sono l'espressione di quel rapporto privilegiato con le regioni del nord che favorirà anche uno sviluppo della pittura e della miniatura nel XIV secolo (antigiottesco e antifiorentino).

Anche nel XVII secolo la pittura dei Carracci, di Guido Reni e del Guercino è antibarocca, in opposizione allo stile dominante a Roma. Essa dà origine al culto del classicismo e di Raffaello che garantirà a Bologna una grande fortuna in Francia e Inghilterra. Lo sviluppo dello Studium ha inciso sulla struttura urbana, incoraggiando una serie di iniziative che hanno dato una fisionomia particolare alla cittadella universitaria. Citiamo i collegi studenteschi (per esempio il celebre Collegio di Spagna, fondato nel 1367), la sede dello Studium voluta dal papa Pio IV (il palazzo dell'Archiginnasio, dove sorge lo stupendo Teatro Anatomico secentesco in legno d'abete), il palazzo del Cardinale Poggi, dove fu trasferito lo Studium in età napoleonica, la torre dello Osservatorio innalzata nel 1712 quale simbolo della nuova cultura scientifica, proiettata a livello urbano. Ma occorre ricordare anche le torri di età medievale, il complesso delle chiese di Santo Stefano, la maestosa basilica di San Petronio che domina la piazza principale della città, dove sorge il Palazzo Comunale. Nonostante gli sventramenti del XIX secolo e le distruzioni dell'ultima guerra, questa struttura urbana ha saputo conservare la sua integrità e il suo fascino.

damifede

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